La Biblioteca del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Torino, costituita nel 2015, si compone delle sezioni "R. Malaroda" e "G. Spezia", che hanno ereditato il patrimonio del precedente Dipartimento di Scienze della Terra e del Dipartimento di Scienze mineralogiche e petrologiche.
Sezione "Giorgio Spezia"
La collezione bibliografica della sezione "G. Spezia" è strettamente legata alla storia delle collezioni del Museo di Mineralogia e dell'Istituto di Mineralogia. La sua origine risale al 1810, con l'istituzione della prima cattedra di mineralogia presso l'Università di Torino, affidata a Etienne Borson, che contribuì ad ampliare e catalogare le collezioni del Museo, pubblicandone un primo catalogo ragionato. Il primo nucleo della biblioteca è quindi costituito dalla raccolta di libri e opuscoli di argomento mineralogico, paleontologico e geologico.
Alla morte di Borson nel 1832, la cattedra di Mineralogia passò a Angelo Sismonda, che arricchì la biblioteca con la propria collezione personale. Nel 1878, alla morte di Sismonda, nacquero il Museo e la cattedra di Geologia, separandosi da quelli di Mineralogia. La biblioteca venne così divisa, con i volumi geologici e paleontologici trasferiti al Museo di Geologia, mentre i testi mineralogici rimasero all’Istituto di Mineralogia, sotto la direzione di Giorgio Spezia.
La collezione si ampliò ulteriormente, grazie all'acquisto di nuovi libri e alla donazione, da parte di Giorgio Spezia, della propria biblioteca. Altre donazioni (fondo Colomba; fondo Fenoglio) contribuirono in seguito ad arricchire il patrimonio della biblioteca che, nel tempo, ampliò la propria offerta anche a temi petrografici: dal 1931, l’Istituto di Mineralogia prese il nome di Istituto di Mineralogia e Petrografia.
Nel corso degli anni, la biblioteca erediterà i volumi dell’Istituto di Petrografia (attivo dal 1968/69 al 1984) e supporterà poi l'attività del Dipartimento di Scienze mineralogiche e petrologiche, con l'introduzione, accanto ai tradizionali indirizzi culturali (cristallografia, geochimica, giacimenti minerari, mineralogia, petrologia, vulcanologia), di nuovi settori quali l'archeometria, la conservazione dei beni culturali e le scienze dei materiali.
Sezione "Roberto Malaroda"
La collezione della sezione "R. Malaroda" risale all’Ottocento, anche se non è stato possibile individuare una data precisa di fondazione. La biblioteca si sviluppò gradualmente grazie alle donazioni dei docenti, che iniziarono a donare le proprie raccolte, in parallelo alla nascita dell'Istituto di Geologia e Paleontologia e del relativo Museo, istituito nel 1805. Gran parte del primo nucleo bibliografico fu donato da Federico Sacco e Carlo Federico Parona.
La prima sede della Biblioteca fu presso l’Accademia delle Scienze di Torino. Quando nel 1878 fu costituita la Cattedra di Geologia, Museo e Biblioteca furono trasferiti a Palazzo Carignano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo subì danni a causa dei bombardamenti, che colpirono le collezioni del Museo e dell'Istituto di Geologia. Nel dopoguerra, i lavori di ripristino furono portati avanti da Roberto Malaroda, che contribuì al rilancio degli studi di geologia alpina e promosse l’emergere di nuovi indirizzi di ricerca, tra cui la micropaleontologia e la geologia ambientale.
Nel 1984 l’Istituto di Geologia divenne Dipartimento di Scienze della Terra e nel 2005, dopo essere stata intitolata al prof. Roberto Malaroda, la biblioteca fu spostata nell’attuale sede di Via Valperga Caluso. Dopo il trasloco fu costituito un fondo archivistico che custodisce il materiale dell’ ex Istituto di Geologia e Paleontologia.