La Biblioteca del Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi, Sede di Biologia vegetale ha questo nome dal 2012, anno di nascita del nuovo Dipartimento. Essa nasce intorno al 1840 come biblioteca dell’Orto botanico, in seguito dell'Istituto botanico dell'Università e, dal 1982 al 2011, del Dipartimento di Biologia vegetale. Per notizie più approfondite si veda in calce: Guolo, M. - "Biblioteca di Biologia vegetale", in "La Facoltà di Scienze matematiche fisiche naturali di Torino 1848-1998. T.1: Ricerca insegnamento collezioni scientifiche" (a cura di C. S. Roero), p. 353-360 - Torino : Deputazione subalpina di storia patria, 1999.
Il suo patrimonio librario e documentale consta approssimativamente di 35.000 tra libri ed opuscoli e di 1808 collezioni di periodici, di cui 62 attualmente in corso di abbonamento. Da segnalare un cospicuo numero di opere di gran pregio e antichità, prelinneane e del periodo di immediata influenza linneana (edizioni dei sec. XVI-XVIII), costituenti il fondo storico. Sono inoltre parte ragguardevole delle collezioni della Biblioteca anche i fondi costituiti da edizioni ottocentesche, specie nei settori della micologia e della botanica sistematica.
Ma è soprattutto l’Iconographia Taurinensis a costituire un unicum di grandissimo pregio nella scienza botanica, che non ha riscontro in altre collezioni italiane, sia sotto l’aspetto artistico che sotto quello documentario: composta da 64 volumi, riunisce 7640 tavole di disegni, realizzati con tecnica mista matita ed acquarello, eseguiti presso l’Istituto botanico torinese fra il 1752 e il 1868. Per notizie più approfondite si veda in calce: Chiapusso Voli, I. - "Appunti intorno alla "Iconographia Taurinensis" 1752-1868", in Malpighia, a. 18, vol. 18(1904), p. 293-343.
Pur offrendo la necessaria documentazione bibliografica su un arco temporale e tematico molto più esteso, il patrimonio complessivo della Biblioteca rappresenta una fonte documentale imprescindibile soprattutto per la floristica regionale, la micologia e la microscopia elettronica biologica, facendo di essa uno dei nuclei più ragguardevoli di documentazione specialistica nel settore botanico, tra gli altri consimili presenti in Italia.
Da diversi anni a questa parte la Biblioteca si è trovata a dover contrastare l’aggravarsi della perdita di capacità d’acquisto del budget, fenomeno divenuto tristemente costante. Nel contempo ha ritenuto ancor più necessario perseguire una strategia incentrata sul miglioramento dei servizi chiave, cercando di sviluppare la ricerca della documentazione scientifica tramite l'adesione al network NILDE e di ottimizzare l’accesso all’informazione tramite la creazione di bibliografie (tra tutte la Bibliografia botanica del Piemonte e della Valle d'Aosta (BBPAO) fondamentale per ogni studio floristico e vegetazionale su base regionale). Politiche centralizzate di acquisizione dei periodici in formato elettronico, l’appartenenza ad una vasta rete di biblioteche accademiche, universitarie e di enti di ricerca, l’attivazione ed il mantenimento di relazioni fitte con esse fanno sperare che tale obiettivo si possa raggiungere.